DOPO GARA
Ladispoli, Salvato parla da leader: "Serve più cuore"
Il commento a fine gara del portiere bomber che risveglia l'identità tirrenica nel suo gruppo. E il ds La Pietra se lo coccola
Un bomber con i guanti. Sembrava l'ennesima domenica storta per il Ladispoli di mister Masini, che a ridosso del pranzo stava per rimanere ancora a digiuno di punti. A 10' dal termine infatti i rossoblù erano in svantaggio per 0-2 contro il fanalino di coda Guidonia. Soltanto uno degli undici ragazzi in maglia rossoblù continua a credere ancora nella rimonta. Proprio mentre gli ospiti erano ormai ad un passo dalla prima vittoria stagionale infatti, ci ha pensato Alessio Salvato a ribaltare il mondo. Il numero 1 tirrenico molla porta e guanti, corre in area avversaria e emulando il miglior Taibi stampa in rete l'1-2. É l'incipit di una rimonta che i ragazzi dell'Angelo Sale ricorderanno a lungo. Nel bene e nel male, una gara dai due volti che lascia un segno su questo Ladispoli. Una squadra che per larghi tratti ha dimostrato di essere ancora piuttosto acerba: “La squadra non ha giocato affatto bene per buona parte della gara. Avevamo diverse assenze e comunque ci è mancata un pizzico di concentrazione e grinta in più. Nella ripresa abbiamo dimostrato ancora di avere un grande cuore, come avevamo già fatto contro il Civitavecchia e il Certosa. Ho cercato di sobbarcarmi l'incarico di diventare leader di questa squadra, non capitano, perché la fascia la deve indossare chi ne ha diritto. Questo ruolo di leader non me lo può negare nessuno e questa rete è stato un modo per trasmettere alla squadra quella forza che ci era mancata per tutta la settimana, come per tutte queste prime cinque giornate di campionato.”
Un riconoscimento rimarcato anche dal Direttore Sportivo del Settore giovanile del Ladispoli Gioacchino La Pietra, che ci tiene ha sottolineare amaramente nell'infuocato dopo gara: “Alessio Salvato non c'entra nulla con questo gruppo. Questo ragazzo è fatto di un'altra pasta ed è l'unico che rispecchia i valori di questa società. Salvato merita il professionismo”