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La Voce del capitano, D'Agostino e la sua Ostiamare

Abbiamo conosciuto il leader dello spogliatoio biancoviola: ambizioni, considerazioni e non solo nella chiacchierata con lui

17 Gennaio 2020

La Voce del capitano, D'Agostino e la sua Ostiamare

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L'Ostiamare continua la sua lotta e la sua corsa alle spalle della Vigor Perconti, con l'intenzione di restare il più possibile con il fiato sul collo dei blaugrana, in attesa di un eventuale errore della capolista. Nell'ultimo weekend è arrivata una vittoria rocambolesca con la Polisportiva Carso, per 4-3: di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Alessandro D'Agostino, leader della squadra e nuovo protagonista della nostra rubrica La Voce del Capitano. "Domenica abbiamo ricevuto una squadra molto tosta come la Polisportiva Carso, ma eravamo determinati a riscattarci dopo la brutta sconfitta contro la Romulea: siamo partiti forte e penso che, nonostante in gara, come in generale quest'anno, abbiamo preso molti gol, siamo stati bravi a portare a casa i tre punti rimanendo uniti fino alla fine." Sull'inizio di stagione: "A inizio anno sono venuti molti compagni nuovi ma noi che eravamo "vecchi" siamo riusciti fin da subito a farli ambientare bene. All'inizio forse abbiamo avuto qualche difficoltà, ma piano piano siamo andati migliorando il nostro gioco; in questo nuovo anno vedo un gruppo più affiatato e tutti insieme siamo pronti a dare ancora di più per riuscire a migliorarci maggiormente. I ricordi più belli? Personalmente il migliore che ho è stata la tripletta sul campo del Falaschelavio che oltre ad essere stata importante per il risultato è stata molto speciale per me poiché mi ha permesso di acquisire più fiducia. Per quanto riguarda il ricordo più bello di gruppo penso sia stato il gol del mio compagno Di Vilio contro la Vigor Perconti all'ultima azione: avevamo meritato il pareggio giocando molto bene." Alessandro è un attaccante centrale. "Il mio ruolo è quello di punta centrale e credo che la mia caratteristica migliore sia la protezione di palla e lavorare con il corpo; invece un aspetto che vorrei migliorare è la cattiveria sotto porta".  Gli obiettivi di questa Ostiamare, sono ambiziosi. "Ci piacerebbe ottenere a fine anno il primo posto, perché il gruppo ad ogni allenamento si impegna al massimo ed è determinato a raggiungere questo obiettivo. Penso che dobbiamo migliorare sotto il punto di vista della cattiveria ma sono sicuro che se continueremo ad impegnarci riusciremo a migliorare anche sotto questo aspetto". Alessandro porta al braccio una fascia pesante. Gli chiediamo cosa significhi per lui essere il capitano dell'Ostiamare. "Per me essere il capitano di questa squadra è un grande onore e per me è molto importante poiché è una cosa alla quale tengo molto.. Non so per quale motivo il mister mi abbia scelto ma cerco sempre di dare il buon esempio e penso sempre al bene della squadra.. Una cosa importante per me che deve avere un buon capitano è la personalità.  Deve riuscire a tirare su la squadra anche nei momenti più difficili, deve riuscire a tenere sempre alta la concentrazione di tutto il gruppo, ma soprattutto deve riuscire a far sì che la squadra sia unita come una famiglia, poiché la compattezza dello spogliatoio è molto importante".

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