L' INTERVISTA

Vesta, Panucci: "Il mio obiettivo è aiutare i ragazzi nel proprio percorso"

Ufficio Stampa Vesta

In vista dell'esordio di domenica il mister arancionero racconta la sua nuova avventura

Ai nastri di partenza i classe 2008 del Vesta, un avvio di campionato che il tecnico Federico Panucci attende con molto entusiasmo: "Arriviamo felici e curiosi: felici perché le sensazioni prima dell’inizio di un percorso sono sempre belle, chi ama questo sport a qualsiasi livello non vede l’ora di cominciare; curiosi perché dobbiamo scoprirci, far vedere chi siamo soprattutto a noi stessi. Abbiamo lavorato tanto sull’aspetto mentale, sul conoscere, accettare e superare i nostri limiti: ecco siamo curiosi di vedere se ci siamo riusciti". Nella sfida d’esordio, il mister arancionero e la sua squadra affronteranno l'Academy TTT Pro, una gara dove si vorranno raccogliere i frutti del lavoro svolto fino ad oggi: "Ai ragazzi sto chiedendo di essere intensi, sia in fase di possesso che di non possesso, stiamo lavorando molto su questo aspetto e sull’occupazione corretta degli spazi nel campo. Capire bene dove andare una volta fatta una giocata è fondamentale, essere consapevoli di far parte di una collettività in movimento in cui dobbiamo sempre mettere il nostro apporto, sennò viene meno qualcosa: è il concetto del "sacrificio" per il compagno e per la squadra, essere utile e pronto in ogni momento della partita. A tutti noi allenatori piace dire "giochiamo palla a terra, veloce, due tocchi ecc.." ma se prima non insegniamo correttamente come si sta in campo, banalmente anche avere la postura corretta, facciamo solo un discorso fine a se stesso". Una fascia d’età delicata, l’Under 17, visto che i ragazzi stanno attraversando un momento importante sia di crescita fisica che mentale, come spiega Panucci: “Quando il nostro DS Marco Voltarella, che ringrazio per l'opportunità e la fiducia, così come tutta la dirigenza del Vesta, mi ha proposto di prendere questa categoria dopo l’esperienza con la Juniores abbiamo subito intrapreso due discorsi, uno tecnico ed uno umano. I ragazzi in questa fase della loro vita imparano a diventare grandi, il prossimo anno si approcceranno con le Juniores e le prime squadre. Devono arrivarci pronti e il mio obiettivo, ancor prima di vincere la partita, è quello di prepararli innanzitutto tecnicamente, perché devono tutti al di là delle loro caratteristiche e del talento saper essere giocatori di calcio e poi devono comportarsi da calciatori. Senso della squadra, rispetto per quello che si fa, per la maglia che si indossa e per i sacrifici che loro per primi fanno, comprendere che crescere significa uscire dalla propria comfort zone e che si profilano nuove sfide e cambiamenti in campo e fuori: il mio obiettivo è aiutarli ad affrontare tutto questo". 

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