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Le pagelle di Lazio-Frosinone: Fiorito e Molignano show, Aquile mai così male

Federico Meuti

Forse la chiave di volta è definitivamente arrivata alla corte del Frosinone, bello ed efficace nello scontro diretto alla Lazio, vinto proprio dalla banda Mizzoni. I Leoncini hanno riscoperto i fasti di un tempo, ruggendo in maniera netta in faccia a delle Aquile quasi irriconoscibili, che hanno offerto una brutta versione di sé come non si vedeva da tanto tempo, sebbene vada ribadito che questo fosse il quarto match in dieci giorni e la condizione fisica per motivi naturali non fosse al massimo. Questa però può esser veramente la svolta per i ciociari, che dopo un inizio complesso possono tornare a sognare in grande.

Un Frosinone stupendo! La banda Mizzoni espugna la Borghesiana: Lazio ko

Successo di importanza totale per la squadra ciociara, che forse dà la svolta ufficiale al suo campionato

LAZIO 5                                 

Mazzù 5.5 Sfoggia senza dubbio qualche intervento importante, come il volo d’angelo su Ruggiero, anche se i dubbi rimangono. Sul primo gol poteva fare di più, non riuscendo al contempo a dare la giusta sicurezza al reparto. I punti interrogativi in questo ruolo aumentano per Alboni

Trabalza 6 Durante la prima frazione dimostra i difetti naturali di chi deve ancora integrarsi alla perfezione in una nuova realtà, concedendo spesso il fianco. Si avventura troppo in mezzo al campo, e i palloni persi son sanguinosi. Si apprezza però un impegno spaventoso, arando la fascia di continuo, soprattutto nella ripresa dove è sembrato l’unico a provarci per davvero, senza arrendersi

Di Bartolomeo 5 L’immagine del giocatore affidabilità si dissolve nell’aria alla Borghesiana, dove non è mai in partita. Fiorito lo fa impazzire, costringendolo spesso a rincorrere su tutta la trequarti. Alboni capisce l’antifona e lo leva all’intervallo dal 1’st Francioli 5.5 Sicuramente leggermente meglio dell’ex Tor Tre Teste, anche se non mostra grandi garanzie, arrivando qualche volta tardi in fase di marcatura

Pernaselci 5 Giro a vuoto anche per quello che è stato uno dei leader indiscussi in questo avvio di stagione, guidando i capitolini. Ieri si trova spesso fuori giri, sorpreso dal dinamismo debordante dell’attacco giallazzurro, che non è mai stato in grado di arginare

Trifelli 5.5 Paga una condizione non ottimale, visti i problemi influenzali che non lo potevano far rendere al 100%. Soffre di continuo in copertura, ma la situazione era complessa da gestire dal 1’st Mocci 5.5 Viene messo per tamponare un ruolo in cui vi era un minimo di deficit viste anche le quattro gare in poco più di una settimana. Dà tutto, ma quello non è la sua zona – è un esterno d’attacco – sbagliando spesso la posizione. L’atteggiamento però non era sbagliato

Battisti 5 Mette la gamba in ogni contrasto, tentando di impedire la manovra giallazzurra. Il compito però non riesce appieno, risultando spesso ingabbiato dalla mediana avversaria, che non gli consente mai di dettare i ritmi

Santagostino 5.5 Forse l’astro nascente di questa Lazio, in un avvio da promozione a pieni voti. Paga la stanchezza dell’ultima settimana, senza offrire i soliti sprint in fase offensiva. Qualche giocata buona la piazza, ma non fa la differenza. I suoi miglioramenti già impressionano però dal 22’st Fazio 5.5 Poteva esser l’uomo chiave dalla panchina, e a livello di garra dà sempre quel quid in più. Entra in un momento delicato, dovendo fare spesso da jolly in entrambe le fasi, attacco e difesa. Un po’ compassato, anche se era difficile far meglio

Celli 5.5 Lotta e si batte in una frazione d’apertura in cui fa di tutto per mettere il suo timbro. Il palo gli nega la gioia personale, lui ci prova, anche se non sempre riesce ad avere la meglio dal 14’st Polito 6 Mezzo voto in più perché spinge in rete il pallone carico di speranza dell’1-2 nel recupero. Poco altro però, non trovando forse il giusto assetto in campo

Chiucchiuini 5 La qualità sarà sempre dalla sua parte, tentando di aprire continuamente i varchi giusti. Di certo prova a tenere dritta la barra per tutti, ma i suoi tentativi vengono spesso disinnescati. Va vicino a riaprire l’incontro, anche se lo squillo rimane isolato. Il voto è questo perché da uno come lui ci si aspetta sempre la giocata decisiva

Curzi 5.5 Sente forse un po’ di emozione nel primo incontro con gli ex compagni, quei ciociari con cui ha fatto vedere cose stupende. La nuova vita biancoceleste però lo vede al momento da esterno offensivo e non centrocampista, non incidendo nella sfida ai frusinati dal 1’st Miconi 5 Insieme a Fazio poteva esser la carta vincente dalla panchina, ma non è così. Stranamente spaesato, visto anche il compito di legare i reparti che non gli appartiene per natura. Cerca di sbrogliare la situazione grazie a qualche spunto, ma il tentativo fallisce

Carbone 5.5 In avvio fa vedere di essere in fiducia, costringendo la retroguardia agli straordinari sui suoi movimenti. Alla lunga cala, sbagliando anche qualche appoggio comodo dal 36’st Bongiorno sv

Alboni 5 Ci ha abituati talmente tanto bene negli anni, che da un mister come lui di solito ci si aspetta quasi la perfezione. Nessuno ha la bacchetta magica però, e giocare quattro gare in dieci giorni è complesso per chiunque. L’undici iniziale non convince troppo, e neanche i cambi portano quel nuovo passo diverso. Adesso bisognerà rifiatare, la pausa arriva a pennello, poi si riprenderà in maniera forte

FROSINONE 8

Marini 6.5 Non sempre a suo agio sulle palle alte, da cui nasce anche il gol dei capitolini. In generale però dimostra un’ottima solidità, respingendo bene le conclusione di Chiucchiuini &Co

Falli 6.5 Per lui non sarà mai una partita come le altre, ma, come spesso accadeva in U15, la interpreta nel giusto modo. Sempre calmo in impostazione, chiudendo tutti i varchi giusti dal 35’st Tiberi 6 Entra per dare solidità all’interno di un finale infuocato. Lo fa, facendo valere la fisicità di cui dispone

Riccone 6.5 Sporca una prestazione fantastica con un cartellino rosso nel finale, figlio di un nervosismo quasi insensato dei leoncini che rischiava di costare caro. Per il resto è perfetto, dominando ogni duello sulla sua corsia così da render vane le folate dei padroni di casa

Zorzetto 6 Forse il meno sicuro del pacchetto arretrato, nonostante comunque non vada mai in ambasce. Deve lavorare sulla pulizia dei tocchi in uscita, ma chiude a dovere Carbone, mettendo una pezza un po’ dappertutto

Belloni 6.5 Autorità ed autorevolezza per il centrale di Mizzoni, che mette in vetrina una performance veramente d’alto livello. Guida il reparto, impedendo a chiunque di far crollare il castello difensivo

Diodati 7 Poco da fare: il cervello della manovra è sempre lui. Quando tocca dare equilibrio dirige l’orchestra, spostando in avanti il baricentro dei suoi nei momenti migliori. I soliti spunti decisivi, il capitano raramente delude

Pirani 6.5 Mister tranquillità anche nei frangenti in cui il mare è mosso. Gestisce ogni possesso senza fretta, resistendo anche alle forti pressioni degli avversari. La coppia con Diodati si completa nel giusto modo

Buonpane 6 Nei big match ha sempre mostrato il suo massimo, ed in una gara del genere forse era lecito vedere qualcosa in più. Fa assolutamente il suo, colpendo anche un palo clamoroso dal 17’st Tocci 6.5 Il grande escluso dell’undici iniziale non si perde d’animo, dando tutto dal momento del suo ingresso. Attaccare lo spazio è il suo pane, sfiorando anche il tris

Fiorito 8 Semplicemente devastante. Da tempo non si vedeva così in forma l’attaccante dei ciociari, un tornado incontenibile per la Lazio. Fa ammattire la coppia Di Bartolomeo-Pernaselci, che lo soffre da impazzire, regalando la perla del secondo gol. Poco da dire, se la sua forma è questa i giallazzurri possono ancora sognare in grande dal 44’st Calabretta sv

Molignano 7 Apre le danze in avvio, grazie ad un giro di valzer che fa saltare il banco nell’area romana. Non si vede poi molto, ma si sente tantissimo nei duelli, impreziosendo anche la manovra dei leoncini. Un asset sempre preziosissimo, con Fiorito l’intesa è naturale dal 44’st Centofante sv

Ruggiero 6.5 Spesso piazza la giocata giusta, anticipando di un giro le marcature avversarie. Sa come far male, anche se mancano i suoi guizzi scardinanti. Nel finale si innervosisce troppo, un limite che un po’ ha, venendo sostituito. Il suo talento è indispensabile però dal 44’st Menichelli sv

Mizzoni 8 L’altissimo livello degli allenatori in panchina viene testimoniato a dovere dal tecnico dei ciociari. Il suo Frosinone tira fuori dal cilindro la prestazione perfetta, la migliore dall’inizio della stagione, e forse può davvero dare la svolta al cammino dei suoi, reso più tortuoso da un avvio incolore. Azzecca ogni scelta, richiamando i suoi nel finale per un nervosismo eccessivo che rischiava di complicare le cose. Una garanzia, con lui tutti crescono

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