l'evento

Trisome Games: i giochi per atleti con Sindrome di down

E’ arrivato il momento del più importante evento sportivo con oltre 900 tra atleti e tecnici partecipanti a Firenze

Saranno cinque i continenti rappresentati, per un totale di 36 nazioni e oltre 900 accreditati tra atleti, tecnici e dirigenti; un evento planetario dunque, con gli atleti -  impegnati in gare di atletica leggera, nuoto, nuoto sincronizzato, ginnastica, judo, calcio a 5, tennis e tennis tavolo -  chiamati a contendersi  titoli e record nella splendida cornice del Campo di Marte, luogo destinato allo sport nella città fiorentina che diverrà dal 15 al 22 Luglio teatro di uno dei più importanti eventi in termini numerici mai organizzati nel nostro paese. “Stadio Ridolfi” (atletica leggera), “Piscina Costoli” (nuoto e nuoto sincronizzato), “Palestra Sorgane” (ginnastica), “Palestra Generale Barbasetti” (futsal), “Affrico” (judo, tennis e tennis tavolo) gli impianti scelti per le diverse discipline; il “Trisome Village” , che verrà allestito nell’area della Firenze Marathon (nei pressi dello “Stadio Ridolfi”), sarà il punto nevralgico nel quale culture e razze differenti entreranno in contatto dando vita ad una festa dello sport mondiale.

Un evento assegnato all’Italia dalla Su-Ds (Sport Union for Athletes with Down Syndrome) per segnare un punto storico nella concezione della pratica sportiva riservata ad atleti con sindrome di Down, “l’opportunità di dimostrare che loro sono straordinari e lo sono perchè le loro prestazioni in gara sono straordinarie” come ha avuto modo di affermare il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli nella conferenza stampa di venerdì 8 Luglio.

Convinto che i Trisome Games rappresenteranno un imprinting fondamentale nella nostra società, il Presidente Federale Marco Borzacchini commenta con queste parole alla vigilia di un evento da lui fortemente voluto in Italia: “I Trisome Games 2016 rappresentano un momento importante per tutto il movimento paralimpico, l’ultima frontiera che il paralimpismo si pone; stiamo cercando di dare un nuovo approccio culturale, ancor prima che sportivo, raggiungendo oggi un obiettivo importante come quello di una manifestazione  che si appresta ad ospitare - in una delle città più belle in Italia, in  Europa e nel mondo – un evento multiculturale che unisce popoli e persone di razze e colore diverse tra loro sotto l’unica, grande bandiera dello sport. In questo straordinario tentativo di mettere in mostra le qualità degli atleti con sindrome di Down  - prosegue Borzacchini -  l’Italia ha svolto un ruolo determinante rappresentando un punto di riferimento per molti altri paesi, non solo per la sua cultura inclusiva, ma anche per la spiccata sensibilità che il mondo dello sport ha sempre dimostrato verso la “diversità”,  attraverso quella grande famiglia che è il Comitato Italiano Paralimpico. Mi auguro che Firenze e i Trisome

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