LA DEDICA

Calafiori, l'abbraccio della Roma: Dzeko gli dedica il gol

Dopo il grave infortunio di oggi, il terzino giallorosso riceve il pensiero dell'attaccante bosniaco in Champions

Minuto 92, seconda giornata di Champions League. Stadio Olimpico di Roma, l’attaccante bosniaco Edin Dzeko ha appena firmato la propria tripletta personale nel definitivo 5-0 con cui la Roma di Di Francesco mette ko il Viktoria Plzen. Questa potrebbe già essere una notizia ma in realtà vogliamo raccontarvi quello che accade pochi istanti dopo quando l’attaccante giallorosso si avvicina verso la panchina e mostra in bella vista la maglia numero 14 di Riccardo Calafiori, sfortunato terzino sinistro classe 2002 della Roma aggregato sotto età alla Primavera di Alberto De Rossi ed uscito in barella oggi al minuto 80 del suo esordio in Youth League per un brutto intervento ai suoi danni di Vaclav Svoboda che ha provocato il secondo giallo per il calciatore della squadra ceca e un grave infortunio al ginocchio per il giocatore della Roma trasportato poi d’urgenza a Villa Stuart. Corsi e ricorsi storici, strani scherzi del destino che vedono oggi esordire in Champions League un altro terzino sinistro di grandi prospettive della Roma: quel Luca Pellegrini, classe 1999, che non più tardi di una settimana fa aveva bagnato la sua prima assoluta in Serie A con un bell’assist a Kolarov nel 4-0 al Frosinone. Dopo aver superato due brutti infortuni (prima la lesione al crociato e poi frattura della rotula), Pellegrini si è saputo rialzare alla grande, riprendendo a correre sulla sinistra come se niente fosse. Sarà così anche per il giovane talento Calafiori, titolare della Nazionale Under 17 e fresco campione d’Italia con l’Under 17 della società giallorossa. Romano e romanista dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha tutto il futuro davanti a sé e siamo convinti che quando tra qualche anno calcherà in pianta stabile i campi della Serie A ricorderà con un sorriso quella dedica di Dzeko e di tutta la prima squadra della “sua” Roma nel giorno del suo infortunio. Si rialzerà, proprio come ha fatto Pellegrini, e smetterà di pensare a quel brutto pomeriggio di un inizio ottobre 2018 in cui tutto sembrava nero ma che rappresentava, in realtà, solo l’inizio di una grande avventura. Lunga e ricca di ostacoli ma che può regalare enormi emozioni. Come quella di stasera quando Dzeko ha deciso di alzare la sua maglia, numero 14. Riccardo Calafiori, un predestinato che dovrà soltanto fare un piccolo pit stop ai box per poi ripartire più forte di prima in quel Gran Premio chiamato carriera in cui tutti credono in lui. Dzeko compreso. Mica male eh?



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