22ª GIORNATA
Caicedo e la Var gelano il Frosinone: Lazio, scatto Champions
Nel Monday Night dello Stirpe la rete dell'ecuadoregno regala la vittoria ai biancocelesti. Ciociari su tutte le furie per il rigore revocato dal VAR
Per la Champions si passa da vittorie così. Per la salvezza si perde un treno prezioso in centottanta secondi. Tre minuti e mezzo, tre infiniti minuti e mezzo che forse segneranno il destino del Frosinone. Ciano subisce un presunto fallo in area da Bastos, Fabbri di Ravenna consulta attraverso il silent check Mazzoleni e la decisione è di annullare il rigore. La domanda che in molti si sono fatti: "A parti invertite l'avrebbe tolto?". Non ci è dato sapere. Dieci minuti dopo arriva il gol decisivo: San Felipe Salvador il salvatore della Lazio approfitta di uno dei tanti palloni persi a centrocampo dai gialloblù e castiga Sportiello. L'ecuadoregno è l'uomo che affonda il Frosinone e lo rispedisce lontano dalla salvezza. In un derby scoppiettante e intenso.
Senza gol la salvezza l'è dura Vuoi salvarti? Allora devi segnare in casa, altrimenti l'impresa diventa un Everest insormontabile: la squadra di Baroni non fa urlare "goal" alla sua "bombonera" dal 2 dicembre, Cassata nell'1-1 al Cagliari. E stasera a parte l'inizio scoppiettante e il finale alla disperata ricerca del pareggio, i ciociari hanno palesato grande voglia di gioco e pressing a centrocampo, spingendo molto meglio sugli esterni, fascia di campo in cui la Lazio ha "sofferto": Acerbi, Bastos sui palloni alti però hanno trovato vita facile. I nuovi arrivati, Viviani e Valzania con le loro folate sono arrivati spesso al cross. Ultimi minuti più di nervi, di atteggiamento agguerrito, ma poca lucidità davanti a Strakosha. I laziali, avendo sulle gambe il match-maratona del "Meazza" in Coppa e dovendo rinuciare a Milinkovic, Luiz Felipe, Patric, Wallace e Correa hanno raccolto il massimo, con un gioco meno fluido rispetto a quello mostrato contro la Juventus. Ma i derby sono così: basta un maleficio, una folata di vento per deciderli. Caicedo ha sbarrato il cancello del varco-salvezza al Frosinone - che con Chisbah e soprattutto Pinamonti all'85' ha sciupato incredibili occasioni - e aperto la passaporta Champions alla sua Lazio.