Focus

Lazio, che impatto per Polinari. Gonini si gode il suo centravanti

Federico Meuti

Ambientarsi in un contesto come quello dei nazionali non è mai facile, soprattutto quando si è chiamati a farlo in fretta senza il tempo di prendere le misure. L’impatto con una realtà così performante è immediato, e bisogna esser anche bravi a farsi trovare subito pronti, sfruttando bene le occasioni concesse. Ovviamente non è richiesto il massimo già nelle giornate iniziali, ma di certo mettersi in mostra nelle prime settimane aumenta il proprio valore in una rosa competitiva e dall’alta qualità come quella della Lazio. Fino ad adesso mister Gonini ha potuto contare su un rendimento di alto livello da parte di Fabio Polinari, tra i migliori nelle aquile. L’attaccante prelevato in estate dal Circolo Canottieri Roma ha positivamente impressionato fino a qui, iscrivendosi a referto in tutte le due gare disputate. A Palermo ha suggellato la vittoria delle aquile con il guizzo finale del poker, mentre tra le mura amiche ha stappato la contesa con la Salernitana grazie ad una rete nei primi minuti, poi seguita sfortunatamente da una disfatta imposta dai campani. Difatti domenica la compagine granata ha messo a nudo qualche limite della truppa capitolina, rimasta spaesata e disorientata davanti alle trame degli avversari, padroni del campo in ogni istante di gara. Problemi che ad inizio stagione ci stanno assolutamente, ma la rotta deve essere invertita senza ulteriori passi falsi. I cinque gol subiti sono stati il campanello d’allarme più grave per il tecnico romano, il quale però ha potuto constatare un’ottima prestazione del suo attaccante. Polinari difatti ha fatto il massimo, sapendo leggere alla perfezione lo svolgimento della contesa e sfruttare i pochi spazi concessi dalla retroguardia ospite. Dopo sei minuti il centravanti ha capitalizzato l’illuminante assist di Lo Monaco, beffando Guacci in uscita per poi depositare in rete il momentaneo vantaggio laziale. Una partita difficilissima, dove è stato in grado di lavorare bene i pochi palloni transitati nelle sue zone, giocando di sponda in direzione dei compagni, tenendo vivi diversi possessi in attacco al fine di creare potenziali chance importanti. Proprio da una sua ottima finta su un difensore nasce la progressione personale con tanto di assist per la rete del 3-3 di Zangari, annullato solo da un fuorigioco millimetrico segnalato dal guardalinee. Non è mai mancato in fase di pressing, ma al contempo ha utilizzato al meglio tutte le sue doti fisiche, facendo in molteplici occasioni reparto da solo. Nonostante ci sia magari qualcosa da limare dal punto di vista tecnico, questo è l’inizio per quello che potrebbe essere un altro colpo pregiato da parte del direttore Mauro Bianchessi.

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