Speciale derby

Lazio: l'attacco è la miglior difesa, ma attenzione alla retroguardia giallorossa

Federico Meuti

Un derby non si gioca si vince, direbbe Rudi Garcia, ma spesso non è così facile, bisogna sfruttare al massimo le proprie doti, mettendo in difficoltà l’avversario nei suoi punti deboli. In questo caso le dinamiche non sembrano combaciare perfettamente per la Lazio, che domenica sarà chiamata ad una sforzo importante per superare i rivali della Roma. Difatti i biancocelesti nelle prime sette gare stagionali hanno messo a referto ben trenta reti, gonfiate sicuramente dagli undici sigilli imposti all’esordio al Frosinone, che al contempo però hanno dimostrato la grande qualità delle aquile nel reparto offensivo. Mister Terlizzi è stato spesso costretto a variare le sue formazioni, visti i diversi infortuni capitati alla squadra, ma cambiando l’ordine degli addendi il risultato non si è mai diversificato, anzi ha permesso a più interpeti di andare a segno. La squadra ha resistito bene all’assenza prolungata del bomber Federico Serra, trovando punti di riferimento nei soliti Gelli, Ferrari, Paolocci, trovando anche protagonisti importanti come Marinaj, Sessa, Cuzzarella e non solo. Una cooperativa del gol in tutti i sensi, considerando come i marcatori per i capitolini siano ben undici fino a questo punto, se si aggiungono anche Stano, Bordoni, Cesari e Ceccarelli. Tutti realizzatori, senza escludere la possibilità che ce ne possa esser qualcun altro nelle prossime giornate, magari proprio durante il derby. Nonostante ciò però dalla parte opposta del campo si troveranno dei giallorossi mai così solidi come quest’anno, dove hanno visto violata la loro porta solo due volte. Il lavoro di mister Ciaralli sta dando frutti importanti, le insicurezze difensive fatte vedere dai lupi nelle sfide della passata stagione hanno lasciato spazio ad una compattezza determinante, che rende il team di Trigoria il migliore nella differenza reti, calcolando anche i venti timbri impressi in sette gare. Un reparto che sta diventando pian piano un fortino inespugnabile, in cui oltre ai senatori Feola e il jolly Ragone, può contare su elementi come Obleac e Golic, che sotto la guida del nuovo allenatore hanno mostrato progressi di grande spessore all’interno di una rosa molto competitiva. Sarà questo quindi uno dei temi cruciali della sfida, l’attacco è spesso la miglior difesa, anche se tra tre giorni le aquile sono chiamate ad uno sforzo massimo per penetrare la tana dei lupi.

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