L'intervista
Montespaccato, Feroce: "Il nostro obiettivo minimo sono le Fasi Finali"
Vincere è l’obiettivo di tutti, poi c’è chi riesce a farlo, chi ci va vicino e chi non ce la fa proprio. In questo senso Fabrizio Feroce porta con se il merito di aver portato la scudetto Under 19 nella nostra regione. Lui, infatti, alla guida della Romulea è l’ultimo allenatore aver vinto le fasi finali nazionali. La gioia dello scudetto è un’emozione difficile da spiegare e purtroppo, con l’avvento della pandemia, nessuno ha più avuto modo di poterci provare. Dopo aver scritto una pagina di storia importante con la Romulea, Fabrizio Feroce ha poi deciso di intraprendere un nuovo percorso con il Montespaccato, sempre alla guida dell’Under 19, ma questa volta Nazionale. Nel girone tutto laziale, per buona parte della stagione la sua squadra ha guidato la classifica, ma ora gli azzurri si trovano a -1 dalla capolista Ostiamare - con lo scontro diretto ancora da giocare – e la sensazione è che il campionato sarà aperto fino all’ultima giornata. Nel turno infrasettimanale di mercoledì, il Montespaccato ha espugnato il Manlio Scopigno battendo il Rieti 3-1 e il tecnico ha mostrato tutta la sua soddisfazione: "La gara di mercoledì non era semplice, era la terza partita in 8 giorni e per noi comuni mortali, tra scuola e lavoro è difficile farsi trovare sempre pronti, soprattutto in questo periodo che devo dire che siamo molto sfortunati. A tal proposito ci tengo a rinnovare il mio, e di tutta la squadra, in bocca al lupo a Mayer che 10 giorni fa si è operato al crociato. Questo è uno degli eventi che possono capitare durante una stagione che possono comprometterla e se poi ci aggiungiamo che qualche ragazzo sta salendo in pianta stabile con la prima squadra, la rosa può diventare corta. Però in questa occasione c’è comunque la soddisfazione di vedere un proprio giocatore fare il salto in prima squadra; quindi, da una parte mi dispiace perdere un giocatore importante ma dall’altra sono felice – continua poi con un’analisi sulla stagione in corso - Parlando della stagione posso dire che i ragazzi stanno facendo bene, non posso dire diversamente. C’è una cosa che non tutti riconoscono ma che è un dato di fatto: tra le prime 4 squadre noi siamo l’anomalia. Siamo dei debuttanti in questa categoria e ci siamo inseriti subito ai vertici, il che non era scontato. Come andrà a finire non lo so visto che le prime sono tutte attrezzate, ma posso dire che, avendo fatto questa categoria già in passato, quest’anno il livello è molto più alto. Avendo una certa esperienza con questa fascia d’età, con la nuova formula dell’Elite a 3 gironi, posso tranquillamente affermare che il girone I di Juniores Nazionale può essere considerato, a livello qualitativo, come un quarto di Elite. Ho visto qualche partita e ho fatto qualche amichevole con delle squadre che ci partecipano, il livello medio è simile". Come dicevamo prima, mister Feroce sa cosa significa vincere e quando gli chiediamo quale sia l’obiettivo finale, non sembra avere molti dubbi: "L’obiettivo minimo sono le fasi finali, poi ci sono obiettivi personali e societari che possono coincidere o meno. Quello societario lo stiamo raggiugendo, quello personale no (ride ndr.) Il girone è molto aperto, l’Ostiamare è alla guida ma noi siamo subito lì. Anche se non dovessimo vincere il campionato, alla fine ognuno farà le proprie valutazioni, così come stiamo facendo durante tutto il percorso. Ci tengo però a precisare una cosa: ad inizio anno ho deciso di affidarmi ad una squadra composta totalmente da giocatori del 2003 e 2004, proprio perché durante le fasi finali non potranno essere usati fuori quota, durante la stagione posso perdere qualcosa in termini di esperienza e fisico, ma i miei ragazzi stanno crescendo e sono sicuro che si faranno trovare pronti". Proprio parlando di Elite, di nuove e vecchie riforme, Fabrizio Feroce ci tiene a fare due appelli: "Non dovrei essere io a farlo, ma vorrei sollecitare la LND a comunicare ufficialmente i criteri di accesso alle fasi finali. Per esperienza personale so che la prima passa direttamente alla fase successiva e che dalla 2° alla 5° si gioca per l’altro posto disponibile, ma quello che a tutti non è chiaro è che se la differenza tra la 2° e la 5° è superiore ad 8 punti si gioca un triangolare tra le altre tre squadre. Questo non è stato ancora messo per iscritto con un comunicato ufficiale, potrei anche sbagliarmi, ma così si rischia di fare confusione. Abbiamo bisogno di punti di riferimento". Feroce prosegue poi lanciando il secondo appello, questa volta relativo alla categoria del quale è Campione d’Italia in carica: "Nonostante sono tre anni che il titolo rimane in casa Romulea, vorrei che la Federazione torni sui suoi passi e ripristini le Fasi Finali Nazionali. Sono anni che rincorriamo il ritorno alla normalità, e questo sarebbe il passo più logico e un grande segnale. Non sono un esperto del settore, ma credo che la situazione stia migliorando e non è giusto che per le altre categorie si giochino le finali nazionali e in questa no. È già troppo tempo che la casella del campione nazionale resta vuota e, essendo il campiona in carica vorrei che tornasse ad essere occupata con una nuova squadra. È la normalità dello sport e degli eventi, e soprattutto per un ragazzo del 2003 questa opportunità non ci sarà più". Toccando il tema di Under 19 Elite è inevitabile come il discorso ricada poi sul campionato in corso e abbiamo chiesto al mister se segue ancora il campionato e chi secondo lui è la favorita per la vittoria finale: "Lo seguo per quello che posso, anche io gioco il sabato quindi non è semplice. Ho visto qualche partita e mi sono fatto una piccola idea. Naturalmente spero che lo vinca la Romulea, ma credo che i nomi siano sempre gli stessi. Quest’anno, come in tutte le altre categorie, ci sono molte squadre emergenti che stanno facendo bene e che meritano di giocarsi le fasi finali, perché il campo è sovrano e parla sempre. Parlo di compagini come Aranova, Pro Roma, Atletico Torrenova, Certosa e via dicendo. Però tutto questo è dovuto anche alla nuova formula post Covid: l’allargamento dell’Elite a tre gironi ha fatto sì che ci siano più squadre e soprattutto ha dato la possibilità a più club di qualificarsi alle fasi finali, che nella vecchia competizione forse avrebbero fatto più fatica e, oltre ciò, le Juniores devono convivere con il saccheggiamento delle prima squadre viste le nuove regole con gli under. Per una serie di motivi, quindi, a malincuore devo dire che il livello medio si è abbassato. Nonostante questo, però, il lavoro che stanno facendo queste società è importante e quindi si meritano questa chances. La nuova formula delle fasi finali regionali è più lunga e contorta e, qualche squadra che gioca in un girone più agevole, nella post-season potrebbe incontrare qualche difficoltà. Comunque, alla fine penso che se la giocheranno le solite tre: Tor di Quinto, Tor Tre Teste e Vigor Perconti, con l’augurio che la Romulea possa rientrare in questa lotta".