Il premio
Talento&Tenacia, il racconto della grande premiazione
Venerdì si è tenuta a piazza San Cosimato la consegna dei riconoscimenti al termine della III edizione del celebre concorso
L'epilogo migliore, dopo un'altra annata assolutamente fantastica. È calato il sipario ieri sulla III edizione del Premio Talento&Tenacia, concorso che ha visto partecipare anche quest'anno un numero impressionante di giovani talenti del nostro calcio regionale, oltre duecentocinquanta, con ben venticinque squadre complessivamente coinvolte. Fra le collaudate prove tecniche sul campo - che hanno visto l'introduzione di diverse novità apprezzatissime dai partecipanti, come la gabbia - e i proficui incontri in occasione delle tavole rotonde, la lunga maratona del premio ha portato i ragazzi più rappresentativi delle virtù del "Talento" e della "Tenacia" nel cuore di Roma, Trastevere, a piazza San Cosimato. Di fronte a una densa platea, nel luogo più appropriato, - dove ancora i bambini giocano a palla per strada - il direttore editoriale di Gazzetta Regionale Nicola Cavaliere e il presidente dell'IPAB Asilo Savoia Massimiliano Monnanni hanno presentato la cerimonia di premiazione di questa III edizione dell'ormai celebre concorso, con il sostegno sul palco e la viva e consistente partecipazione di un ospite di grande eccezione: Daniele Piervincenzi. La premiazione si è aperta, naturalmente, con le calorose parole del presidente Monnanni, che dopo illustrato le linee guida del programma, ha invitato sul palco i cinque finalisti del concorso: Aimone Calì, Alessandro De Marchis, Andrea Necci, Simone Palazzi ed Enrico Rondoni. A loro, il direttore editoriale di Gazzetta Regionale, Nicola Cavaliere, ha rivolto alcune domande sulla loro stagione e partecipazione al premio. Dopo i primi scambi con i ragazzi è stato tempo di invitare un grande ospite sul palco, il giornalista RAI Daniele Piervincenzi che così si esprime sull'evento: "Per me trovare un presidente come Masimiliano Monnanni che vuole fare sport per educare e venire in una piazza dove si fa cinema per trasmette cultura è un grande piacere: grazie per l'invito." Anche Piervincenzi, in clima disteso e molto piacevole, propone le sue domande ai cinque giovani finalisti; dunque la premiazione può avere inizio. Viene fatto salire sul palco il presidente della Romulea Nicola Vilella proprio in occasione della consegna del premio speciale, al "Talento dell'anno". Dopo la lettura della menzione da parte del direttore Cavaliere, viene consegnato il riconoscimento - dalle mani di Aimone Calì - a Marco Menniti, giocatore della Romulea, decisivo con la sua squadra in finale scudetto e con la rappresentativa al Torneo delle Regioni. "Non mi aspettavo tutto questo", commenta Menniti, "vorrei ringraziare per questo successo tutti i miei compagni di squadra, un 60% di questo premio è merito loro. È stato bellissimo per me segnare negli ultimi istanti della partita, un'emozione unica. Vincere è sempre bello, anche se può sembrare banale detto così, ma vincere segnando nei minuti finali è qualcosa di indescrivibile." Segue la consegna del premio "Tenacia in campo", consegnato ad Andrea Necci. "Ringrazio tutti per questo premio", commenta il talento di casa Campus Eur, "penso e spero di essermelo meritato (ride, ndr). "Progetti futuri? Sì, sogno di partire in America con College Life Italia per andare a studiare in un'università statunitense". È la volta dunque della consegna del premio "Talento nella vita": a beneficiarne è Enrico Rondoni. "Forse ricevere questo premio mi ha fatto anche più piacere del premio generale, perché oltre all'Enrico che scherza e gioca c'è anche un uomo che sta provando a costruire qualcosa. Vi ringrazio per questo riconoscimento." Giunge dunque il grande momento. Sale sul palco Matteo De Dominicis, vincitore dello scorso anno che, dopo aver risposto a qualche domanda di rito, ha l'onore di consegnare il premio della III edizione di Talento&Tenacia a Aimone Calì. Prende allora la parola Daniele Piervincenzi, rivolgendosi al vincitore. "Tutti nella vita cadiamo. Tu come uomo e come calciatore sei caduto. E poi cosa è successo?" "Sono stato fortunato di avere avuto la possibilità di ricominciare dal basso. Avevo perso la voglia di giocare, ero vicino a smettere, ma sono capitato nel posto giusto fino a tornare in alto e ad essere felice. Voglio ringraziare l'Asilo Savoia, mi sono trovato benissimo in questi due anni." Riguardo a come impiegherà la somma vincolata di 1500 euro: "Io non parteciperò a nessuna iniziativa quindi volevo fare una borsa di studio per qualche ragazzo della squadra."